Archivi tag: Coordinazione

Indipendenza vs Coordinazione

Ritengo che molto spesso si confonda il concetto di indipendenza con quello di coordinazione motoria.
La maggior parte dei metodi insegnano come suonare ritmi diversi contemporaneamente per ogni singolo arto, ma quasi sempre questi sono interconnessi fra loro e ogni movimento deve essere in perfetta sincronia e a tempo. Questa è la coordinazione.
Vi consiglio sicuramente il Time functioning patterns di Gary Chaffee dove troverete gli utilissimi sistemi “Fat Back” (Es.1),  il sempreverde Advanced techniques for the modern drummer di Jim Chapin,  Afrocuban rhythms for drumset di Frank Malabe e Bob Weiner e il Conversation in Clave di Horacio Hernandez. Questi ultimi due sono metodi sulla coordinazione specifica per grooves afro-cubani.

Es.1

In questi esercizi si lavora su un certo numero di permutazioni di patterns in relazione ad un ostinato che può essere suonato sul piatto, sul campanaccio o mantenuto dai piedi. In questo modo si riescono a coprire tutte le combinazioni e le suddivisioni possibili per costruire una solida coordinazione dei quattro arti.

Lavorare sull’indipendenza richiede un approccio completamente differente.
Uno o più arti suonano patterns ripetitivi sfruttando il concetto di memoria muscolare, mentre gli altri suonano completamente liberi, a volte dentro e fuori dal tempo. Questa è l’indipendenza, sia mentale che fisica, e può davvero aprirvi ad alcune nuove nuove vie di espressione.
Per ottenere questo risultato dovrete innanzitutto avere padronanza di alcuni elementi:
– il tempo dovrà essere saldamente piantato nella vostra testa e mantenuto con precisione;
– dovrete essere in grado di sviluppare contrappunti e idee musicali interessanti.

ESERCIZI

Obiettivo
Riuscire a suonare come due batteristi ben distinti e non come uno solo con una cattiva mano sinistra.

Indicazioni utili
Provate a suonare con la mano destra i quarti sul piatto ride, mentre la sinistra suona sul rullante dentro e fuori del tempo, accelerando e rallentando.
Vi consiglio caldamente di usare un metronomo o una drum machine durante questa operazione, per assicurarvi che i quarti suonati sul piatto siano accuratamente a tempo.

Steps
1 –  Iniziate con la sola mano destra e accertatevi che il suono sia costante sia sotto il profilo dinamico che timbrico, raggiungendo una buona solidità sul ride;

2 – Iniziate a suonare con la mano sinistra sul rullante.
In un primo momento potreste provare a suonare fraseggi e poliritmie con le quali avete già una certa familiarità.

Es.2

3 – Provate a far cadere la bacchetta sulla pelle del tamburo lasciandola    rimbalzare,  provando a suonare entrando e uscendo  dal tempo,   accelerando
e decelerando. Assicuratevi di eseguire sul rullante frasi interessanti e credibili.

Es.3

– Ora provate a sostituire l’ostinato del ride con un pattern samba dei piedi, coprendo tutte le combinazioni sopraelencate, ma questa volta impegnando tutte e due le mani sul rullante e in seguito tutto il drum set.

Es.4

In questo modo si sfrutta appieno il concetto di memoria muscolare, da sviluppare inizialmente tramite esercizi di coordinazione come quelli descritti all’inizio dell’articolo, per poi riuscire a liberarsi da quei “fili da burattino” che sembrano collegare i nostri arti.

Questo è un effetto musicale che uso di volta in volta durante i miei soli. E’ una sensazione incredibile poter suonare qualsiasi cosa si voglia mentre i piedi mantengono un pattern solido ed indipendente.
Il numero delle combinazione che potrete creare sarà infinito, quindi usate la vostra creatività ed immaginazione.