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Tecniche di studio

L’obiettivo di questo mio post è consigliarvi attraverso quali steps è possibile ottenere il massimo dal vostro studio.
Ovvero, come imparare?
Ciò richiederà probabilmente un cambiamento del vostro approccio allo studio, poiché dovrete sostituire le vostre vecchie abitudini con metodi più efficaci. Questo processo, così come qualsiasi cambiamento, va affrontato con un atteggiamento positivo e richiederà un minimo sforzo per far diventare ciò che vi consiglio un’abitudine.

1        FASI DELL’ APPRENDIMENTO

Per imparare nuove abilità e conoscenze esistono quattro fasi.
Immaginate di guidare una macchina:

1    Incompetenza Inconscia
Non solo non sapete guidare, ma non ci avete mai  provato.

2     Incompetenza Conscia
Iniziate a guidare ma comprendete che non ne avete le capacità

3     Competenza Conscia
Sapete guidare, ma vi richiede molta attenzione e fatica.

4     Competenza Inconscia
Sapete guidare senza neanche pensarci

Quando studiate non fate altro che cercare di passare dalla fase due alla fase quattro, e molto del vostro sudore, comprese lacrime e sangue, verranno versate nella fase tre.

2        COME IMPARIAMO

Due tipi di memoria
Tutto il vostro apprendimento può essere suddiviso sostanzialmente in due grandi aree, o meglio in due tipi di memorie. Esserne consapevoli e applicare questo concetto è molto importante.

  • Abilità motorie – allenamento delle vostre capacità fisiche.
    Questo è ciò che molte persone definiscono “memoria muscolare”, ossia quando le vostre dita sanno quello che devono fare.
    L’unico modo per svilupparle è attraverso una pratica ripetitiva, molto simile ad un allenamento di un atleta. Se le informazioni verranno immagazzinate correttamente, sarà possibile praticare queste abilità con il minimo sforzo mentale. Non ci sono scorciatoie qui, più lavorerete e più migliorerete, e potrete esercitarvi quanto volete (almeno che non incorriate in problemi fisici).
  • Abilità mentali – apprendimento e immagazzinamento delle informazioni concettuali (scale, canzoni), “l’input della conoscenza” se preferite. L’esercizio di queste abilità è di fatto molto più stancante del semplice suonare. Per questo motivo non possiamo passare ore interminabili a immagazzinare informazioni e a memorizzare. Dovremo lavorare in un modo completamente differente.

Il nostro suonare è fatto di un bilanciamento di queste due aree. Sono certo conosciate musicisti con grandi mezzi tecnici che però sanno suonare a malapena, e altri che fanno scintille dietro lo strumento ma non sanno esattamente cosa stanno facendo.
Avendo identificato queste due categorie, abbiamo ora bisogno di definire i differenti approcci richiesti per essere efficienti in ciascun area.

Soglia di attenzione
L’esercizio delle abilità motorie non richiede una concentrazione costante, ma solo quella necessaria per suonare correttamente. Ecco perché è possibile studiare esercizi ripetitivi, e molto spesso noiosi, per molto tempo senza stancarsi.
Tuttavia,  quando impariamo materiale nuovo (abilità mentali), dobbiamo essere concentrati e coscienti al 100%. Questo livello di attenzione può essere mantenuto solo per un massimo di cinque minuti. La buona notizia è che, se si fa una pausa e ci si rilassa per un breve lasso di tempo, sarà possibile ancora un altro minuto o forse due di studio!

3        MIGLIORARE LA MEMORIA

Memorizzare il materiale
La memoria è la capacità del cervello di conservare informazioni.
Le principali fasi di elaborazione della memoria sono: la codifica, (l’elaborazione delle informazioni ricevute); l’immagazzinamento (la creazione di registrazioni permanenti delle informazioni codificate); il richiamo (il recupero delle informazioni immagazzinate, in risposta a qualche sollecitazione).
La maggior parte delle informazioni che recepite giorno per giorno vengono immagazzinate dalla  memoria sensoriale, che le conserva per pochi secondi, o dalla memoria a breve termine, per pochi minuti.
Il richiamo dell’informazione aumenta le possibilità di spostare l’informazione stessa dalla memoria a breve termine alla memoria a lungo termine consolidando così i vostri ricordi per giorni o per tutta la vita. Ciò che considererete irrilevante, e non richiamate, viene automaticamente eliminato.

Quantità di materiale
In campo musicale, spesso cerchiamo di memorizzare una grande quantità di informazioni in un sol colpo. Il nostro cervello però lavora molto meglio e più efficientemente se assimiliamo piccoli segmenti di dati. La regola generale è di lavorare sul nuovo materiale metodicamente sin dall’inizio in piccole sezioni, poco e spesso.Provate a memorizzare le informazioni rapidamente, liberandovi degli spartiti il più presto possibile.
Ricordate anche il proverbio cinese “ogni viaggio inizia sempre con un passo”. Non vi preoccupate se alla fine della sessione avrete imparato soltanto otto battute, sarà sempre meglio di venti sbagliate!

4        COME STUDIARE

Avere degli obiettivi
Dovete precisamente sapere cosa volete ottenere e come farlo. Ciò vi porterà benefici, soddisfazioni e benessere alla fine di ogni studio.

Riscaldamento
Prima di ogni sessione, come degli atleti, assicuratevi di riscaldare per dieci minuti le vostre braccia e mani. Provate a combinare qualche rudiment con qualche groove suonando molto lentamente. Dopo 10 minuti fate una pausa. Darete ai vostri muscoli il tempo di rilassarsi senza raffreddarli.

Tenere un diario
Usate un diario per definire ogni settimana precisi obiettivi, e assegnate ad ognuno un tempo.In questo modo potete sempre controllare i vostri progressi, e soprattutto prender nota su cosa dovete ancora lavorare. Dopo aver pianificato il vostro studio e lavorate con un orologio, un timer, o una sveglia.

Precisione e velocità
Per molti la velocità è il fine ultimo. E’ fondamentale tuttavia capire che la velocità è un risultato della precisione. Senza precisione non c’è velocità di esecuzione.
Suonate ogni esercizio piuttosto lentamente per poterlo eseguire in modo accurato. Avviate il metronomo per controllare l’andatura dell’esercizio così da non suonare le parti facili velocemente e quelle difficili lentamente. Il metronomo oltre ad essere prezioso per migliorare il vostro senso del tempo, è anche utile per monitorare giorno per giorno i vostri progressi.
E’ importante eliminare tutti gli errori sin dall’inizio, poiché la vostra mente potrebbe memorizzarli come esecuzioni corrette, e imparerete a sbagliare. Non trascurate nessun errore!

Selezione del materiale
Il nostro atteggiamento nei confronti dell’apprendimento è sfortunatamente influenzato dalle personali opinioni su ciò che stiamo imparando. E’ importante ricordarsi perché state imparando e come ogni nuova informazione possa essere  rilevante per i vostri progressi. Un atteggiamento positivo può aiutarvi!

Concludere positivamente
Evitate il sovraccarico a tutti i costi, potrebbe avere come conseguenza non solo una diminuzione d’interesse ma potrebbe anche trasformare lo studio in un lavoro di routine. Il segnale che vi indicherà che avete esagerato sarà un calo di attenzione e concentrazione. Mixate sempre esercizi pratici con quelli più mentali.
Inoltre una buona idea è quella di finire sempre ogni sessione suonando ciò che vi piace o che sapete fare bene, è un modo per lasciare lo strumento con sensazioni positive e non vedrete l’ora di ritornarci.

5        ESERCIZIO MENTALE

Visualizzazione ed esercizio mentale
Se pensate a cosa accade quando eseguite una scala o un rudiment, il vostro cervello sta compiendo un vero e proprio miracolo di coordinazione.
Il processo di apprendimento può trarre vantaggio se rimuovete ogni pensiero extra e vi concentrate unicamente su ciò che state imparando. L’esercizio mentale è 10 volte più efficace di quello fisico, pertanto per prima cosa visualizzate ogni nuovo materiale (cantandolo magari) senza toccare il vostro strumento.
Vi sarà possibile farlo perché il nostro sistema nervoso centrale non fa differenza tra un evento reale e uno immaginato.

6        SALUTE

Infortuni da sforzi ripetuti
Questo è il risultato dell’affaticamento dei tendini delle braccia. Il modo più efficiente per combatterlo è assicurarsi di riscaldarsi con attenzione ed essere in grado di recepire ogni segnale di pericolo proveniente dal vostro corpo.

Esercitarsi fino a farsi male
Mai farlo! Se vi concentrate sulle vostra braccia, diverrete presto coscienti delle molteplici sensazioni che provengo dai vostri muscoli. La sensazione di affaticamento è molto differente da quella del “il danno è  fatto!”. Se avete qualche dubbio, fermatevi immediatamente. Concentratevi su altri esercizi non pratici e ritornate sullo strumento solo quando avrete avuto modo di recuperare. Bisogna essere sempre prudenti!
La “Tecnica di Alexander” è un sistema usato per sviluppare una buona postura e molti musicisti la utilizzano come un modo per prevenire gli infortuni. Prevenire è meglio che curare!

7        MOTIVAZIONE

Motivazione
Numerosi musicisti tendono a credere che la motivazione provenga dagli altri, per esempio dai loro idoli. Questo è vero ad alcuni livelli, ma preferirei chiamarla “ispirazione”. Credo che la motivazione debba risiedere in voi stessi, e potete usare come “carburante” le vostre stesse buone perfomances.
Suonare bene vi fa sentire bene. Al contrario se lavorate duramente su un pezzo per un’ora e poi lo eseguite in modo errato, ciò provocherà un po’ di frustrazione. Quando vi esercitate, cercate sempre di assicurarvi di finire la vostra sessione sentendo che avete raggiunto qualcosa o che avete fatto un progresso. Se sentite di non averlo fatto dovreste già sapere cosa è andato storto e rimediare. Questo continua consapevolezza di esser in grado di raggiungere un traguardo vi darà la giusta motivazione.

In ultimo, ricorda che la musica è una forma d’arte e presuppone che sia un’ esperienza gioiosa. Non esiste alcun motivo di perdere il sonno per tenere il passo degli altri. State seguendo un percorso personale con l’obiettivo di migliorarvi, non siete in una competizione.

Work hard and enjoy the experience!