Nei precedenti articoli ho cercato di darvi alcune informazioni essenziali per una buona accordatura di tom e grancassa. Ora è il turno del rullante, il tamburo più importante.
Capire il vostro tamburo.
In primo luogo, è fondamentale essere consapevoli delle caratteristiche sonore del materiale di cui è fatto il nostro tamburo: legno, metallo, sintetici (acrilico, fibra di carbonio, ecc).
Per esempio, i fusti di metallo tendono a produrre più risonanza e volume rispetto a quelli in legno, ma allo stesso tempo, lo spettro sonoro dei diversi tipi di metallo è piuttosto ampio. L’alluminio normalmente produce un suono molto più secco dell’ottone e l’acciaio è molto diverso dal rame.
Non eliminate completamente tutte le armoniche e accordate dopo aver rimosso la cordiera.
Molto spesso siamo ossessionati dagli overtones del rullante e cerchiamo di smorzarli completamente. In situazioni dal vivo in particolare, è consigliabile lasciar respirare il tamburo mantenendo alcune armoniche, purché siano intonate. La rimozione totale di esse potrebbe asciugarlo troppo e il pubblico potrebbe percepire un suono paragonabile a quello del fustino di una nota marca di detersivi, soprattutto a dinamiche medio-alte. Non vi preoccupate, la maggior parte degli overtones saranno assorbiti dal suono generale del resto della band.
PREPARAZIONE ALL’ACCORDATURA
Smontate completamente la cordiera e pelli. Montate la risonante e assicuratevi che sia posizionata in modo corretto e centrato. Questa volta non sarà necessario tenderla premendo al centro poiché essa è generalmente molto sottile e più debole delle altre pelli.
ACCORDATURA
Iniziate con la pelle risonante.
Pretensionate i tiranti usando le vostre dita, come sempre in questa fase. Dopo aver fatto ciò dovreste notare chiaramente le pieghe in corrispondenza dello “snare bed” (rientraza dove alloggia la cordiera) .
Per rimuoverle, invece di agire su tutti i tiranti vi basterà stringere solo quelli in prossimità di questa rientranza utilizzando due chiavette.
Dopo questa operazione, procedete all’accordatura effettiva stringendo ogni tirante (questa volta tranne quelli prossimi allo “snare bed” di cui ce ne occuperemo più avanti) compiendo 1/4 di giro fino a quando non otterrete un bel suono metallico e con un po di armoniche. Cercate ovviamente di accordare la pelle uniformemente e, nel caso del rullante, dobbiamo essere ancora più esigenti del solito.
L’altezza che sceglierete dipenderà da voi, ma nella maggior parte dei casi avrete una risposta ottimale tenendo la risonante piuttosto tirata, indipendentemente dalle dimensioni.
La pelle battente.
Utilizzate lo stesso metodo che abbiamo utilizzato per l’accordatura dei toms e della grancassa ma questa volta tendendola molto di più. Se la pelle è nuova, lasciatela in tensione durante la notte in modo che si dilati per bene. Assicurandovi che lo sgabello smorzi del tutto la pelle opposta, effettuate 1/2 giro con la chiavetta (compiendo sempre un movimento ad incrociare) e picchiettate delicatamente con un mallet in corrispondenza di ogni tirante per verificarne l’intonazione. Dopo che avrete ottenuto un bel tono di partenza, potrete effettuare piccoli aggiustamenti compiendo piccoli giri su ogni tirante.L’obiettivo principale è quello di ottenere il giusto feeling, sempre pensando alla quantità di overtones che vorremo (o non vorremo) sviluppare.
Come norma generale per ottenere un bel suono pieno, è consigliabile accordare la pelle battente più bassa di quella risonante. Alcuni batteristi accordano con una differenza di intonazione fra le due pelli di un intervallo di terza o di quinta. Per fare ciò, ponete il rullante di fianco sullo sgabello, smorzate la resonant con il palmo della mano e, verificando l’intonazione della batter sempre utilizzando un mallet, modificatela a vostro piacimento agendo uniformemente su tutti i tiranti.
Rimontare la cordiera.
Mantenere i tiranti ai lati della cordiera un po allentati (così come abbiamo visto in precedenza) vi permetterà di posizionarla al meglio e perfettamente al centro del tamburo, facendo aderire uniformemente tutta la sua superficie sulla pelle e aumentandone la sensibilità. E’ possibile ottenere un risultato simile anche stringendo la resonant più del normale, ma ve lo sconsiglio.
Rimontate la cordiera prima dal lato fisso e poi dal lato del meccanismo, mantenendo la levetta inserita e il pomello regola tensione al suo minimo.
Una volta completata questa operazione, posizionate il rullante sul suo supporto, iniziate a picchiettare leggermente al centro della pelle battente con il polpastrello e agite un poco alla volta sulla manopola regola tensione . Se la risonanza della cordiera sarà troppo lunga dovrete ovviamente tirarla di più, mentre se non sarà troppo definita o quasi assente vuol dire che è troppo tirata e avrà perso la sua sensibilità.
Se il vostro rullante dovesse risuonare in modo fastidioso (vibrazioni simpatiche) mentre suonate sul resto del set e più comunemente sul primo tom, provate ad allentare le coppie di tiranti in prossimità della cordiera di 1/4 di giro e compensate l’intonazione stringendo gli altri. Se le vibrazioni simpatiche dovessero persistere, significherà che l’intonazione dei due tamburi è molto simile e quindi dovrete riaccordarli differentemente.